Tummy Time: cos’è, quando iniziare e perché

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Letteralmente significa “passare del tempo sulla pancia” e corrisponde allo stare sdraiati proni.
Si tratta di un esercizio molto semplice, che rappresenta una grandiosa opportunità per lo sviluppo neuromotorio e sensoriale del neonato.  
 
Ricordo lo slogan della Società Italiana di Pediatria (SIP), che in merito al posizionamento dei neonati in culla ci ricorda di farli “dormire a pancia in su e giocare a pancia in sotto!”:  
 
dormire a pancia in su per prevenire la SIDS (sindrome da morte improvvisa in culla).  
giocare a pancia in giù per sostenere e facilitare lo sviluppo neuromotorio. 
Quando si può iniziare?

Il tummy time si può iniziare subito dopo la nascita del bambino, per alcuni minuti al giorno, più volte al giorno, in modo che il neonato si abitui gradualmente a questa posizione.
Il modo migliore per fare il tummy time nelle prime settimane di vita è mettere il bambino in appoggio sul petto di mamma e papà, restando comodamente seduti su una poltroncina con uno schienale reclinato o rimanendo sdraiati sul letto.
Perché fare il tummy time sul petto di mamma e papà.
Dopo una lunga attesa di 9 mesi, il nuovo arrivato e i suoi genitori imparano a conoscersi e a riconoscersi, restando ad alto contatto. Stando con la pancia sul petto di mamma e di papà, il bambino rafforza il legame con i suoi genitori, sperimenta i primi sollevamenti del capo in piena sicurezza e riceve una stimolazione completa che coinvolge tutti i sensi   1.   Stimolazione uditiva: appoggiato sul petto della mamma, il neonato riconosce il battito cardiaco che lo ha accompagnato durante tutta la gravidanza e che lo rassicura. Anche la voce e il canto di mamma/papà richiamano la sua attenzione e il piccolo proverà ad orientare il capo, con dei piccoli sollevamenti, verso quel suono a lui familiare.     2.   Stimolazione visiva: una volta alzato il capo, il neonato cercherà gli occhi di mamma e papà, poiché nelle prime settimane di vita è in grado di mettere a fuoco solo alla distanza che si stabilisce durante l’allattamento con il viso della sua mamma.     3.   Stimolazione olfattiva: i neonati hanno un senso dell'olfatto molto sviluppato. Riconoscono il profumo del latte materno, distinguendolo tra altri latti. Riconoscono anche l’odore del colostro, il liquido nutriente che precede la montata lattea, poiché è uguale a quello del liquido amniotico in cui ha nuotato nella pancia della mamma.    4.   Stimolazione cutanea: la pelle è l’organo di senso più sviluppato ed esteso alla nascita. Restare a contatto diretto, ancor meglio se pelle a pelle, calma il neonato, ne migliora la termoregolazione e i parametri vitali. Inoltre il contatto aumenta la produzione degli ormoni del benessere, in particolare dell’ossitocina, che sostiene l’allattamento e rilassa il bimbo e i suoi genitori. 
Il tummy time è l’esercizio più completo che il neonato possa svolgere a partire dai primi giorni di vita.
 
E’ estremamente importante, per noi adulti, diventare consapevoli di quanto questi piccoli gesti siano importanti per sostenere la crescita fisica, emotiva e psicologica del bambino, in questa fase della sua vita, in cui le esperienze restano scritte nella memoria.